Il risk manager in outsourcing
Il crescente interesse per le metodologie e le pratiche di risk management nella governance delle PMI è stato evidenziato da un recente studio dell’Osservatorio Politecnico di Milano – CINEAS in collaborazione con Confapi Industria, cui hanno partecipato 700 PMI di tutti i settori economici.
Esedra si propone come consulente di risk management, con l’intento di liberare risorse - umane e finanziarie – affiancando ed assistendo l’azienda nella individuazione e gestione dei propri rischi, con l’eventuale loro trasferimento al comparto assicurativo, attività quest’ultima tipica del brokeraggio, tradizionalmente connaturata alle precedenti e dalla quale trae la remunerazione.
I professionisti che operano al suo interno hanno maturato significative esperienze in svariati settori, vengono costantemente aggiornati e vengono proposti all’azienda come unico referente alla stessa dedicato: sarà loro compito coniugare le proprie esperienze con quelle dell’imprenditore e dell’azienda, perché ignorarne il “vissuto” porterebbe a trascurarne le peculiarità e ad un’errata valutazione dei rischi che le sono propri.
Alcune aziende sono tremendamente esposte con i crediti commerciali, al punto che l’insolvenza di un cliente potrebbe pregiudicare la loro sopravvivenza, ma ignorano la possibilità di assicurare i loro crediti o la rifuggono per le restrizioni che temono potrebbero subire le vendite.
Nel contesto delle PMI al crescente interesse si contrappongono però ancora molte resistenze…
I tradizionali ostacoli addotti dalle aziende a motivo della modesta considerazione della funzione di risk management - sfavorevole rapporto costo/beneficio e sostanziale inefficacia negli specifici contesti in cui operano – permangono, ma possono essere superati avvalendosi di professionalità esterne, senza alcun onere per l’azienda.Esedra si propone come consulente di risk management, con l’intento di liberare risorse - umane e finanziarie – affiancando ed assistendo l’azienda nella individuazione e gestione dei propri rischi, con l’eventuale loro trasferimento al comparto assicurativo, attività quest’ultima tipica del brokeraggio, tradizionalmente connaturata alle precedenti e dalla quale trae la remunerazione.
I professionisti che operano al suo interno hanno maturato significative esperienze in svariati settori, vengono costantemente aggiornati e vengono proposti all’azienda come unico referente alla stessa dedicato: sarà loro compito coniugare le proprie esperienze con quelle dell’imprenditore e dell’azienda, perché ignorarne il “vissuto” porterebbe a trascurarne le peculiarità e ad un’errata valutazione dei rischi che le sono propri.
Un Risk Management in outsourcing quindi?
Ci sono aziende nelle quali i benefici apportati sono immediatamente visibili, ma i migliori risultati si ottengono nel tempo; quando il professionista ha avuto modo di costruire un esperienza comune, interagendo mano a mano con tutte le funzioni aziendali, dal vertice, ai Responsabili Amministrativi, Finanziari, Commerciali, di Produzione di Prevenzione e Sicurezza, ed ha quindi una visione complessiva dell’azienda, il suo apporto può veramente essere a livello di un Risk Manager interno.Un modello valido anche per le imprese minori?
Nelle realtà più piccole l’approccio dell’azienda alla gestione dei rischi può essere elementare ed emotivo, basato sull’esperienza diretta, indiretta, o sui semplici fatti di cronaca, all’indomani dei quali cambia la percezione: cresce così la domanda per le coperture assicurative contro il terrorismo, contro i terremoti, ultimamente contro le alluvioni, ma pochi percepiscono l’utilità ad esempio delle coperture assicurative per i danni indiretti / da interruzione di esercizio, volte a garantire la perdita di margine di contribuzione.Alcune aziende sono tremendamente esposte con i crediti commerciali, al punto che l’insolvenza di un cliente potrebbe pregiudicare la loro sopravvivenza, ma ignorano la possibilità di assicurare i loro crediti o la rifuggono per le restrizioni che temono potrebbero subire le vendite.